di Carlo Cassoli
Pubblicata il: 17 Gennaio 2015
La manovra votata dal Parlamento (Legge di Stabilità 2015) prevede, in sostanza, la proroga delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, mantenendo anche per il 2015 il bonus del 50 per cento per le ristrutturazioni (e per il connesso acquisto di mobili) e il bonus del 65 per cento per gli interventi di riqualificazione energetica, inclusi quelli relativi alle parti comuni degli edifici condominiali. Partendo dalle misure legate agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, viene prorogata al 31 dicembre 2015, anche per le parti condominiali, la detrazione al 65 per cento, che altrimenti sarebbe scaduta a fine 2014. Ci sono però state alcune modifiche frutto dell’approvazione di vari emendamenti: la detrazione infatti è stata estesa, sempre nella misura del 65 per cento, “per le spese di acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite massimo di detrazione di 30mila euro”. Collegata a questa, c’è l’estensione “all’acquisto e alla posa in opera delle schermature solari, di cui all’allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n. 311, sostenute dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2015, fino a un valore massimo della detrazione di 60mila euro”. Inoltre, per gli interventi effettuati in funzione antisismica fino al prossimo 31 dicembre la detrazione è stata portata dal 50% al 65%,, ma solo nelle zone ad elevato rischio di terremoto. Come si è detto, gli interventi di ristrutturazione semplice continueranno a godere del bonus al 50% fino alla fine del 2015. Ciò comporta una proroga anche per il bonus mobili: «Con riferimento alle spese per l’acquisto di mobili per l’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione viene prorogato di un anno il termine finale (31 dicembre 2015) entro cui devono essere sostenute le spese ai fini della detrazione del 50 per cento», recita la relazione tecnica di accompagnamento alla manovra. Infine, sono cambiate anche alcune regole per le ristrutturazioni edilizie degli edifici interi effettuate dai costruttori. Fino ad oggi l’utilizzo del bonus del 50% era vincolato alla vendita o assegnazione dell’immobile “entro sei mesi dalla data di termine dei lavori”: un vincolo molto restrittivo con l’attuale congiuntura di mercato. Questo lasso di tempo viene ampliato e portato fino a 18 mesi. I costruttori e le cooperative edilizia, quindi, avranno un anno di tempo in più per smaltire il loro magazzino e usufruire comunque degli sconti.