Pubblicata il: 29 Aprile 2019
Via libera definitivo del Consiglio dei Ministri, in seconda deliberazione, al Decreto Legge “Crescita”. La norma introduce misure urgenti per la crescita economica ed interventi in settori industriali in crisi.
In assenza del testo definitivo (non ancora pubblicato) ricordiamo i contenuti più rilevanti in materia edilizia e immobiliare, come desumibili dalla dichiarazione del Presidente del Consiglio.
Sconto immediato al posto dell’Ecobonus e del Sismabonus
Il testo entrato in CdM contiene misure studiate per incentivare maggiormente la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica. Il soggetto che effettuerà gli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza dal rischio sismico potrà ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Il contributo sarà recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità.
Potenziato il Sismabonus per l’acquisto di case antisismiche
Nei giorni scorsi vari esponenti del Governo hanno annunciato che intendono confermare le misure per stimolare la messa in sicurezza degli edifici. Il Decreto Crescita non tocca le detrazioni già in vigore per i proprietari che intendono migliorare o adeguare la propria abitazione, ma potenzia il bonus per chi acquista una casa antisismica. Chi comprerà una unità immobiliare in un edificio demolito e ricostruito, non solo in zona 1, ma anche nelle zone 2 o 3, potrà ottenere una detrazione pari al 75% del prezzo se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore, o dell’85% se si ottiene invece il passaggio a due classi di rischio inferiore.
Valorizzazione edilizia e premi volumetrici
Fino al 31 dicembre 2021 saranno agevolati con l’applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla loro demolizione e ricostruzione in chiave antisismica e con il conseguimento della classe energetica A o B, anche con variazione della volumetria, e alla loro alienazione. Le imprese che usufruiranno dell’incentivo, ma realizzeranno edifici non conformi ai requisiti previsti, dovranno pagare una sanzione. Quella entrata in CdM è una versione “meno generosa” della misura inizialmente ipotizzata, che prevedeva sconti per tutti i trasferimenti di immobili destinati alla demolizione e ricostruzione, a prescindere dalle prestazioni energetiche e sismiche da raggiungere.
Efficientamento energetico, 500 milioni ai Comuni nel 2019
Per l’anno 2019 saranno erogati ai Comuni 500 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Le risorse saranno proporzionali alla popolazione dei Comuni: si parte da un minimo di 50mila euro per i Comuni fino a 5mila abitanti e si arriva ad un massimo di 250mila euro per quelli oltre i 250mila abitanti.
Imu ridotta sui beni strumentali
Aumenterà gradualmente dal 40% al 70% la deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese e dei lavoratori autonomi. La deducibilità sarà pari al 50% nel 2019, 60% nel 2020 e nel 2021 e 70% a partire dal 2022.