Novità per i comuni soggetti a calamità naturali FiscoOggi: applicabile la cedolare al 10% per i concordati

Pubblicata il: 08 Gennaio 2020

Novità per i comuni soggetti a calamità naturali
FiscoOggi: applicabile la cedolare al 10% per i concordati

Un importante articolo pubblicato da FiscOggi (rivista on line dell’Agenzia delle Entrate), in sede di commento alle norme contenute nella Legge di stabilità 2020, manifesta l’opinione (secondo noi del tutto ragionevole) che la cedolare al 10% sia applicabile anche ai contratti concordati stipulati nei comuni soggetti a calamità naturali così come individuati dal Decreto del 2014. Ricordiamo che si tratta di migliaia di comuni italiani a cui dal 2009 al 2014 è stato riconosciuto lo stato di calamità naturale in ragione di terremoti, alluvioni, ecc. e a cui, in base al Decreto Crescita del 2014, è stato consentito di applicare ai contratti a canone concordato le stesse agevolazioni fiscali previste per i comuni ad alta tensione abitativa. Per ciò, finora, anche in questi comuni è stato possibile applicare la cedolare secca al 10%. L’ultima Legge di Stabilità ha previsto una novità fondamentale: la conferma della cedolare secca al 10% e la sua trasformazione da aliquota provvisoria ad aliquota permanente per i contratti a canone concordato. La norma, non citando esplicitamente i comuni soggetti a calamità naturale ha fatto nascere il dubbio che essi perdessero questo beneficio riportando l’aliquota al 21%.

Di qui l’importanza del commento di FiscOggi, data l’autorevolezza della fonte:
Scrive testualmente il commentatore:

“….Inoltre, in virtù del rinvio effettuato dall’articolo 9 del “decreto casa” alle disposizioni in materia di cedolare secca, la stessa aliquota (10% ndr) continuerà ad applicarsi anche ai contratti di locazione relativi a immobili situati nei comuni per i quali sia stato deliberato, nei cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (27 maggio 2014), lo stato di emergenza dovuto a eventi calamitosi.”

Sappiamo che esistono altre interpretazioni della norma e sicuramente l’Agenzia si pronuncerà in modo più formale sull’argomento (confidiamo confermando i contenuti dell’articolo).
Per quanto ci riguarda sosterremo fino in fondo questa interpretazione che ci sembra coerente con il dettato normativo.

Rimane aperto il nostro obiettivo di fondo: far sì che l’aliquota agevolata sia applicabile ai contratti a canone concordato in tutti i comuni italiani senza anacronistiche distinzioni.

Alfredo Zagatti

fisco Oggi
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