Pubblicata il: 06 Maggio 2021
Decreto Sostegni e blocco degli sfratti
In sede di conversione del Decreto sostegni è stato approvato un emendamento che interviene sulla questione del blocco delle esecuzioni degli sfratti per morosità che come è noto è in atto ormai da 16 mesi. L’ultima proroga indicava la fine del blocco (per tutti) alla fine di giugno. L’emendamento in questione con la motivazione di evitare il sovraffollamento di esecuzioni in un’unica data allunga ulteriormente i tempi per gli sfratti convalidati nella fase dell’emergenza Covid (fino al 30/9 per quelli convalidati fra febbraio e settembre 2020; fino al 31/12 quelli convalidati fra ottobre 2020 e giugno 2021). Rimarrebbe inalterato il termine del blocco a fine giugno per tutti gli sfratti convalidati prima dell’emergenza (prima del febbraio 2020) che perciò saranno immediatamente eseguibili.
Noi siamo sempre stati fermamente contrari al blocco delle esecuzioni che lede i diritti dei locatori legittimamente garantiti dai giudici; che interviene in modo generalizzato senza distinguere fra chi ha subito danni reali dalla pandemia e chi no; che espropria per lunghi periodi il locatore della sua proprietà senza riconoscere nessun indennizzo e lasciandolo senza reddito e gravato di spese e tasse.
Si poteva e doveva sostenere gli inquilini in difficoltà senza gravare di questo onere i piccoli proprietari immobiliari spesso alle prese con difficoltà analoghe.
Anche oggi, di fronte al prevedibile intasamento degli uffici giudiziari c’era un altro modo di intervenire rispetto all’ ulteriore proroga in via legislativa per una parte degli sfratti.
Senza ulteriori proroghe sarebbe stato sufficiente che i Ministeri dell’Interno e della Giustizia emanassero alcuni indirizzi chiari sulle priorità in base alle quali programmare le esecuzioni: cominciando da quelle pre-Covid (e facendo riferimento alla data di avvio della richiesta di sfratto che precede di molto la convalida) e proseguendo con quelle per le quali non era dimostrabile alcun reale danno subito dall’inquilino a causa del sopravvenire dell’emergenza.
Seguire la via della ulteriore proroga per Legge significa persistere in una politica sbagliata.
Quanto meno, si preoccupino Governo e Parlamento di prevedere una efficace misura di risarcimento per le migliaia di piccoli proprietari incolpevolmente colpiti da queste misure.
Alfredo Zagatti – Presidente ASPPI Nazionale