Pubblicata il: 25 Ottobre 2023
Comunicato ASPPI: Dal mondo della casa non si può solo prendere
Negli ultimi tempi le misure del Governo riferite al mondo della casa, dell’affitto e dell’ immobiliare hanno seguito un’unica direzione: drenare risorse. Ha questo segno l’aumento al 26% della aliquota IRPEF per gli affitti brevi prevista dall’attuale manovra; hanno questo segno le strette sui bonus edilizi e la cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura; aveva questo segno la cancellazione dei fondi sociali per l’affitto contenuta nella passata manovra. Provvedimenti diversi si dirà, sorretti da motivazioni differenti (spesso discutibili per altro), ma il segno è quello.
Chi cercasse nella bozza della attuale manovra una norma di segno opposto rimarrebbe assai deluso. Se si fa eccezione per la proroga al 2024 delle agevolazioni per la prima casa riferite ai giovani, la manovra non si occupa minimamente di proporre qualche soluzione positiva ai tanti problemi che affliggono il mercato dell’affitto e quello immobiliare.
La petizione di principio contenuta nella Legge delega sul fisco in merito alla cedolare secca per i contratti commerciali è rimasta tale: non vi è traccia nella manovra della volontà di avviarne la sperimentazione;
mentre incombe la conclusione della trattativa a livello europeo sulla Direttiva case green non vi è traccia nella manovra di provvedimenti che costituiscano una valida alternativa a ciò che si è voluto cancellare a proposito di bonus edilizi;
Leggeremo nelle tabelle di bilancio (quando saranno rese pubbliche) se e quanto verrà rifinanziato il fondo per l’affitto: nella bozza di articolato non vi è traccia di ciò.
Più in generale, tutti si rendono conto che il mercato dell’affitto sta vivendo una situazione difficilissima: cresce la domanda di case da affittare , cala l’offerta, soprattutto in relazione ai gravissimi rischi di morosità, all’incertezza dei tempi di esecuzione degli sfratti, ai bassi rendimenti.
Cosa si pensa di fare per alleviare una situazione che dall’emergenza rischia di passare alla patologia cronica?
Le scelte da fare sarebbero tante: manutenere e mettere in circolo il patrimonio ERP non utilizzato perché bisognoso di interventi; garantire i locatori dai rischi di morosità con interventi di sostegno ai redditi degli inquilini più fragili; abbassare l’IMU a chi garantisce affitti continuativi e si potrebbe continuare.
Nessuno chiede il “tutto e subito”. Ma un qualche segnale sì, sarebbe lecito attenderselo.
Il Presidente Nazionale ASPPI – Alfredo Zagatti