Il Governo “stoppa” i tentativi del Parlamento volti ad attenuare il blocco degli sfratti

Pubblicata il: 22 Febbraio 2021

Il Governo “stoppa” i tentativi del Parlamento volti ad attenuare il blocco degli sfratti

 Non sono bastati i pareri di due Commissioni Parlamentari (Giustizia e Finanze) che riconoscevano sostanzialmente le fondamentali ragioni dei locatori; inutile l’accordo fra i capigruppo per escludere  dal blocco ( dopo marzo ) almeno  le morosità precedenti lo scoppio dell’emergenza; il Governo, con mossa del tutto inattesa ha chiesto il ritiro di tutti gli emendamenti presentati all’art. 13 del Decreto Milleproroghe che stabilisce il blocco fino a giugno di tutti i rilasci per morosità convalidati dai giudici.

Il Governo ha chiesto tempo per individuare “una soluzione adeguata e condivisa” da far transitare in un altro provvedimento legislativo.

Con tutta evidenza hanno pesato le pressioni ricevute dal Governo; fra tutte la più inquietante è forse rappresentata dalla Associazione dei Comuni che si è detta, attraverso il suo rappresentante, a favore del blocco evidentemente paventando l’impossibilità (incapacità) di gestire la situazione che deriverebbe dalla sua rimozione.

Ma si può accettare una motivazione di questo tipo? A fine giugno si pensa che la situazione sarà più gestibile aggiungendo alle convalide oggi pendenti e bloccate per 16 mesi, quelle che nel frattempo arriveranno?

È immaginabile che sulle spalle di migliaia di piccoli proprietari ricada il peso di veder occupato il proprio immobile per tempi lunghissimi, sopportandone le spese e senza ricavarne alcun reddito?

È immaginabile che una misura di questo genere (comunque ingiusta) riguardi tutte le morosità? Anche quelle che con il Covid e i danni che provoca non c’entrano nulla? E che ai locatori non venga riconosciuta nessuna compensazione per il danno subito?

Noi ci siamo rivolti (già il giorno del suo insediamento) con fiducia al Presidente del Consiglio perché intervenisse con tutta la sua autorevolezza per risolvere una questione che rappresenta una palese ingiustizia verso i locatori che chiedono una sola cosa: il rispetto delle regole. Questa fiducia vogliamo continuare ad esprimerla anche se certo, essa è stata messa a dura prova da questo ultimo gesto del Governo.

Alfredo Zagatti

Presidente Nazionale ASPPI

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