Beneficio IMU per gli immobili ad uso abitativo che subiscono il blocco degli sfratti: un passo avanti importante ma insufficiente

Pubblicata il: 08 Luglio 2021

Beneficio IMU per gli immobili ad uso abitativo che subiscono il blocco degli sfratti: un passo avanti importante ma insufficiente

La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, in sede di conversione in Legge del Decreto Sostegni bis ha approvato un emendamento che esclude dal pagamento dell’IMU 2021 i proprietari di immobili ad uso abitativo che dal febbraio 2020, pur in possesso della convalida di sfratto per morosità, subiscono il blocco delle esecuzioni decretato dal Governo e più volte reiterato e i cui effetti si protrarranno per una parte degli immobili fino alla fine dell’anno. Oltre a non pagare il saldo i suddetti proprietari godranno di un credito di imposta a titolo di rimborso della prima rata dell’IMU versata entro il 16 giugno.

Si tratta di un primo segnale, da noi fortemente richiesto, per mitigare il danno subito da migliaia di locatori che da più di 15 mesi vedono il proprio immobile occupato, senza ricevere alcun reddito, sostenendone le spese e, finora, senza ricevere alcun contributo pubblico a parziale risarcimento dell’improprio ruolo di supplenza sociale che lo Stato ha posto sulle loro spalle.

Naturalmente tutto questo non basta: va rivista la tempistica assurda che fa sopravvivere il blocco dei rilasci ancora per molto tempo, va subito corretta una normativa che ancora mantiene il blocco anche per morosità maturate prima dell’inizio della pandemia e che non c’entrano nulla con l’emergenza Covid.

E ancora: che senso ha (se il testo dell’emendamento non ha subito correzioni) non riconoscere anche ai locatori di immobili ad uso diverso dall’abitativo (commerciali ecc.) il beneficio del l’esclusione dal pagamento dell’IMU trovandosi anch’essi a subire i danni del blocco degli sfratti?

È un ulteriore elemento (che si aggiunge a molti altri) di vera e propria discriminazione nei confronti di questa tipologia di affitti. C’è ancora la possibilità di correggere questa ingiustizia. La scelta è nelle mani del Parlamento.

ASPPI – Presidenza Nazionale

 

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